Statista austriaco. Nominato ancor giovane capitano della città di Praga,
quindi burgravio e, durante la guerra contro la Francia, commissario
provinciale, seppe conciliarsi la stima dei suoi concittadini per la fermezza,
l'abilità e il patriottismo della sua amministrazione. Si sforzò
d'intensificare lo studio della lingua del suo Paese, liberò l'industria
dagli impedimenti che l'intralciavano, protesse l'agricoltura, abbellì la
capitale. Chiamato nel 1825 dall'imperatore d'Austria a far parte del ministero,
ebbe il portafoglio delle Finanze e riuscì, malgrado le resistenze di
Francesco II, a far prevalere una politica di moderazione. Così, quando
scoppiarono i moti del 1848, non fu compreso nella proscrizione che colpì
gli altri ministri. Il 13 marzo di quell'anno, prevalendo la rivoluzione, depose
il portafoglio e si ritirò a vita privata (Praga 1778 - Vienna
1861).